I miracoli di Gesù

(002)

Guarigione dalla lebbra di Simone Zelote (54.2)

Un uomo tuttoibacuccato è addossato al muretto rustico che sostiene un balzo, il più prossimo al limite del podere.
Deve essere salito fin lì da un viottoletto che conduce lì costeggiando il torrentello.
Quando vede venire verso di lui Gesù, grida: "Indietro, indietro! ma anche: pietà." E scopre il suo tronco lasciando cadere la veste.
Se il viso è già coperto di croste, il tronco è un ricamo di piaghe. Quali già ridotte a buchi fondi, quali semplicemente come bruciature rosse, quali biancastre e lucide come se sopra avessero un vetrino bianco.
"Sei lebbroso, che vuoi da Me?"
"Non mi maledire! Non mi lapidare! Mi han detto che l'altra sera ti sei manifestato come Voce di Dio e Portatore della Grazia. Mi han detto che Tu hai assicurato che alzando il tuo Segno sani ogni male. Alzalo su di me. Vengo dai sepolcri... là... Ho strisciato come una serpe fra i rovi del torrente per giungere qui non visto. Ho aspettato la sera a farlo, perchè nella penombra meno si vede chi sono. Ho osato.... ho trovato costui, della casa, abbastanza buono. Non mi ha ucciso. Mi ha detto solo: <Attendi contro il muretto>. Abbi Tu pure pietà" e poichè Gesù si avvicina, Lui solo, perchè i sei discepoli ed il padrone del luogo, con i due sconosciuti, sono lontani e mostrano chiaramente ribrezzo, dice ancora: "Non più avanti! Non più! Sono infetto!"
Ma Gesù procede. Lo guarda con tanta pietà, che l'uomo si pone a piangere e si inginocchia col volt quasi a terra e geme: "Il tuo Segno! Il tuo Segno!"
"Sarà alzato nella sua ora. Ma a te dico: alzati. Sii sanato. Lo voglio. E non peccare, per riconoscenza a Dio!"
L'uomo si alza piano piano. Pare che emerga di fra le erbe alte e fiorite come da un lenzuolo di tomba... ed è guarito.
Si guarda all'ultima luce. E' guarito. Grida: "Mondo sono! Oh! che devo fare ora per Te?"
"Ubbidire alla Legge. Vai dal sacerdote. Sii buono in futuro. Va'."